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DONNE E AUTODIFESA

Autodifesa al femminile: chiariamo il concetto

Con la pratica del Karate Tradizionale in realtà la donna riscopre qualità da sempre in suo possesso, ma ben poco o per nulla utilizzate. Il risultato finale è una maggiore assertività; assertività come espressione chiara e diretta delle proprie emozioni, siano esse definibili deboli o forti. Ciò consente una maggiore fiducia in se stessa e il miglioramento dei rapporti con gli altri. La donna, acquistando sicurezza in se stessa, può concedersi una soddisfacente gestione tanto della rabbia, quanto dell'amore, così come l'uomo, addestrandosi all'assertività, migliorerà la sicurezza in se stesso, imparando a gestire le istintive emozioni di rabbia e d'amore. Infine, va sottolineato che la pratica del Karate Tradizionale offre un terreno del tutto asessuato per quanto riguarda la possibilità di esprimersi e crescere come atleta e/o essere umano e, contemporaneamente, rispettoso delle differenze (psico-fisiche) che caratterizzano l'essere uomo, o l'essere donna.

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Donne e Autodifesa: Chi siamo
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LA REALTA' DELL' AUTODIFESA

Chiariamo il concetto

Donne e Autodifesa: Benvenuto
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LA DIFESA PERSONALE DECLINATA AL FEMMINILE

Al giorno d'oggi si parla spesso di “autodifesa” per le donne in quanto il problema della sicurezza personale è molto sentito. Al riguardo sono state spese molte parole, spesso controproducenti e a sproposito. Il problema dell'insicurezza non dipende quasi mai da fattori esterni ed ambientali ma, soprattutto, dal proprio equilibrio psicologico. Ciò vale anche per i potenziali pericoli e le probabili aggressioni. Non bisogna dimenticare che la stragrande maggioranza delle violenze (oltre l'80%) avviene nell'ambito familiare o nella cerchia di parenti o conoscenti.


Occorre quindi affrontare la questione prestando molta attenzione all'equilibrio fra corpo e mente; occorre combattere “la paura della paura” e fortificare la propria autostima.

Il termine “autodifesa” viene interpretato normalmente come una serie di tecniche, più o meno sofisticate, da utilizzare nei confronti di uno o più aggressori, con o senza armi. Da questo punto di vista un “corso di autodifesa” non serve assolutamente a nulla, anzi, può essere molto dannoso in quanto potrebbe generare nel praticante una falsa sicurezza delle proprie capacità, non corrispondente alla realtà e, quindi, metterlo in condizioni di estrema pericolosità di fronte a un'eventuale aggressione.


La possibilità di “autodifesa reale” dipende dall'equilibrio tra corpo, mente, stato emozionale e reali conoscenze e capacità tecniche.


Questo equilibrio si può ottenere solamente attraverso un allenamento intenso e protratto nel tempo delle tecniche fisiche e mentali proprie di un'arte marziale. Occorre però fare molta attenzione, perché oggi un gran numero di discipline vengono definite “arti marziali” senza averne le caratteristiche. Il termine viene usato impropriamente magari perché è di moda, o piuttosto per attirare nuovi adepti, i quali, illudendosi, si trovano a praticare delle tecniche e delle metodologie che nulla hanno a che vedere con le Arti Marziali.

Il Karate Tradizionale ha mantenuto i connotati tecnici, metodologici, psicologici e filosofici delle Arti Marziali di origine orientale, affondando le proprie radici in secoli di storia. E' giunto ai giorni nostri con il suo immenso bagaglio culturale messo a punto dai grandi Maestri del passato, che ne custodivano i segreti di Arte Marziale esoterica. E' solo attraverso una pratica assidua e costante del Karate Tradizionale che è possibile raggiungere un adeguato stato di sicurezza interiore e una migliore conoscenza di sé che conduce, nei fatti, ad un'accresciuta capacità di autodifesa.

Oggi la donna ha acquistato una consapevolezza e un'indipendenza che le permette di essere protagonista del proprio futuro. La presenza sempre maggiore di donne che praticano Karate Tradizionale è spesso motivata dai vantaggi terapeutici sia fisici che mentali riscontrati in seguito alla pratica costante e consapevole di una disciplina marziale. L'analisi delle caratteristiche terapeutiche delle arti marziali ha però evidenziato una controindicazione dovuta a un vizio di interpretazione: le donne che praticano una disciplina considerata tipicamente maschile sono spesso condizionate a identificarsi con l'immagine culturalmente determinata della “donna guerriera”. Invero un giusto processo di formazione non dovrebbe vincolare nuovamente una persona in un modello precostituito, ma piuttosto incentivare la ricerca del proprio modello. Le donne che praticano arti marziali non dovrebbero sentirsi costrette a trasformarsi in uomini, per esserne all'altezza.

Con la pratica del Karate Tradizionale in realtà la donna riscopre qualità da sempre in suo possesso, ma ben poco o per nulla utilizzate. Il risultato finale è una maggiore assertività; assertività come espressione chiara e diretta delle proprie emozioni, siano esse definibili deboli o forti. Ciò consente una maggiore fiducia in se stessa e il miglioramento dei rapporti con gli altri. La donna, acquistando sicurezza in se stessa, può concedersi una soddisfacente gestione tanto della rabbia, quanto dell'amore, così come l'uomo, addestrandosi all'assertività, migliorerà la sicurezza in se stesso, imparando a gestire le istintive emozioni di rabbia e d'amore. Infine, va sottolineato che la pratica del Karate Tradizionale offre un terreno del tutto asessuato per quanto riguarda la possibilità di esprimersi e crescere come atleta e/o essere umano e, contemporaneamente, rispettoso delle differenze (psico-fisiche) che caratterizzano l'essere uomo, o l'essere donna.

Insomma, care amiche, se vi interessa approfondire i temi legati all'autodifesa e conoscere le tecniche e il sistema didattico che può condurvi davvero ad una maggiore consapevolezza delle vostre capacità psico-fisiche, anche in fase di gestione dei rischi derivanti dal vivere quotidiano, diffidate di quei "maestri" improvvisati o inqualificabili falsi santoni che, sempre più spesso, vi propongono costosi corsi di self defence, perlopiù di breve durata e dai metodi inapplicabili, ridicoli quanto inutili. Piuttosto, scegliete con cura un qualificato ed esperto Maestro di Karate Tradizionale - meglio ancora se iscritto all'Albo Nazionale dei Tecnici A.S.C. (Attività Sportive Confederate) - che certamente saprà condurvi alla scoperta di questa affascinante ed antica disciplina, offrendovi la possibilità reale di accrescere la vostra sicurezza interiore e, con essa, la vostra capacità di autodifesa. 

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